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Correre stanca.
La fatica e' parte integrante delle nostre corse. Ma conoscerla e saperla gestire puo tramutarla da nemica in potente alleata. Noi runners abbiamo un rapporto molto particolare con la fatica. Compagna di molti allenamenti e gare. Conoscerla vuol dire riuscire a tenerla a bada. Evitare che ci condizioni fisicamente e mentalmente. Rallentare se stiamo girando troppo forte (oppure accellerare se stiamo correndo troppo piano. Significa sapere, in base al nostro livello di runner, fino a che punto possiamo mettere alla prova il nostro fisico e sotto quale intensita non dobbiamo scendere perche la seduta sia allenante. La fatica del runner esperto puo manifestarsi con queesti segnali. SPALLE RIGIDE, ALTE E PESANTI. Mentre corri, controlla che i tuoi avanbracci sfiorino le anche. In questo modo le spalle rimarranno basse e non avrai alcuna tensione a livello dei muscoli che collegano le spalle al collo. Presta sempre attenzione al ritmo dei tuoi atti respiratori, non andare mai troppo in affanno. L' appoggio non deve mai diventare pesante, deve essere leggero di pianta. Il rimbalzo verso l' alto deve essere ridotto al minimo. Non avere un rapporto ossessivo con il cardiofrequenzimetro. In gara parti sempre tranquillo e non sbaglierai mai. Il programma di allenamento e' sempre e solo una traccia, non va preso come oro colato, ma va interpretato. Se un giorno non riesci a correre al ritmo indicato rallenta. Se vedi invece che vai piu forte e non fai una fatica eccessiva, corri libero. Durante i tuoi allenamenti lunghi, prova a rilassare i muscoli orbitali dei tuoi occhi. Dormi.La fatica si recupera con il sonno. Concedersi un sonnellino pomeridiano non e' da deboli, ma da runners che hanno capito uno dei modi fondamentali di gestire la fatica. Correre in salita non e' solo utile per allenare i muscoli e il cuore, ma anche la mente alla gestione della fatica. Mi arrabbio moltissimo con i miei allievi quando cominciano a camminare. Correre in salita abitua a conoscere la fatica e a capire che e' una sensazione sopportabile se gestita.
Articolo di Gioacchino De Palma nato a Bari il 21/05/1940
Ex atleta (campione italiano, olimpionico di maratona alle Olimpiadi di Città del Messico 1968), poi come tecnico del CUS Bari dove ho contribuito alla conquista di diversi primati italiani per i suoi atleti. Inoltre, è stato tecnico della FIDAL specialista per il mezzofondo e Fiduciario Tecnico regionale.